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Sulle orme di Gaetano de Bottis: una passeggiata vesuviana alla scoperta storica delle “Montagnelle” di Torre del Greco

Nulla ha più valore se rivela aneddoti che permettono, in un certo qual modo, di poter scoprire aspetti prima non noti.

Quest’oggi, domenica, mattinata del 17 ottobre 2021, il folto gruppo di intervenuti che hanno scelto di concedersi una bellissima passeggiata in natura associata ad un momento di cultura vesuviana, promossi dai volontari dell’Associazione Primaurora, connubio che dal 2017 promuove senza sosta il riscatto ambientale vesuviano, e del Centro Studi Storici “Nicolò d’Alagno”, ha avuto modo di poter ripercorrere ed osservare da vicino gli aspetti vulcanologici riportati nelle letture effettuate sul posto delle cronache del teologo e naturalista Gaetano de Bottis, oggi noti come le “Montagnelle” di Torre del Greco, riferiti all’eruzione del Vesuvio iniziata il 23 dicembre del 1760 e terminata il 5 gennaio dell’anno successivo, tratte dalla sua opera Ragionamento istorico intorno a nuovi vulcani comparsi nella fine dell’anno scorto 1760, nel territorio in Torre del Greco, edita a Napoli nel 1761 per i tipi della Stamperia Simoniana.

Terminata la breve escursione e rientrati presso la sede associativa di Primaurora, la bella mattinata domenicale si è conclusa, nel silenzio del luogo, con un godibilissimo concerto per chitarra classica offerta con virtuosismo dai giovani musicisti del gruppo “Guitar Education & Research” guidati dal Maestro Villa Maurizio, che, con le note delle loro corde, sono riusciti letteralmente ad incantare gli astanti.

A  rendere ancora di più speciale la giornata è stata la presenza della signora Maria Giovanna Spera, classe 1935, sorella di Aurelio Spera, giovane alpinista di Torre Annunziata perito il 10 agosto 1956 insieme al suo compagno di scalata Pasquale Monaco, lì dove tutt’oggi è conservato il suo corpo tra i ghiacci perenni della montagna. La storia di Aurelio Spera è stata scritta e pubblicata con un opuscolo da Vincenzo Marasco e da Antonio Papa, del Centro Studi Storici “Nicolò d’Alagno”.

Durante la piacevole passeggiata, la signora Maria Giovanna non è mancata nel raccontarci i bei momenti trascorsi sul Vesuvio insieme al fratello Aurelio, con il quale era solita compiere delle escursioni partendo da Torre Annunziata e talvolta soffermandosi durante le notti d’estate tra i boschi, all’addiaccio distesi sul manto di aghi di pino ad osservare le stelle. Al ritorno, come ha voluto raccontarci, non mancava mai il bagno rigenerante a Capo Oncino.