Angelo Abenante: l’ultimo Comunista testimone dell’Antifascismo di Torre Annunziata
di Vincenzo Marasco
Centro Studi Storici “Nicolò d’Alagno”
Rivolgiamo un nostro personale tributo al dottor Angelo Abenante, politico italiano e saggista, nato a Torre Annunziata il 10 maggio 1927 e scomparso il 27 marzo 2024 a Napoli dove risiedeva.
Figura locale politica di spicco nazionale e di grande spessore anche culturale, Angelo Abenante ha segnato la storia della militanza attiva nel fronte antifascita torrese, provinciale e regionale. Cresciuto in ambienti “rossi”, già da giovanissimo, aderisce ai movimenti torresi clandestini di estrazione socialiste e comunisti. Come racconta in un’intervista rilasciata a Salvatore Cardone qualche anno fa, alla fine degli anni ’30 mentre passeggiava su Corso Umberto I insieme al padre, che non aveva mai rinunciato alla sua tessera del P.C.I., incontra Gino Alfani.
“Ricordo che mi diede un amichevole pizzicotto sulla guancia e mi chiese se stavo studiando, perché quando andremo al governo abbiamo bisogno di persone istruite”.
Angelo Abenante non ha deluso le aspettative di quella preziosa raccomandazione fattagli dal grande Gino Alfani in quanto sempre fedele ai suoi ideali, continua e porta a termine gli studi in ingegneria senza mai tralasciare l’ardore per la militanza nel Partito Comunista Italiano. Fu proprio la sua attività politica che lo portò a conoscere durante i primissimi anni del Dopoguerra la partigiana veneta Ada Salvagnini (1923-2011), il cui nome di battaglia era “Diana”, che sposerà con rito laico.
Con lei condivide gli ideali, promuove opere di partito a Napoli e nella vicina Salerno e sostiene le lotte sindacali degli operai del comparto provinciale napoletano. L’impegno preso dalla parte dei sindacati, negli anni ‘50 lo porterà ad essere nominato presidente regionale della Lega delle Cooperative e sindacalista rappresentante provinciale della CGIL.
Nel testo che lui dedicò alla moglie al momento della sua scomparsa, scrive che, da giovane politico sposato con Ada, l’attività politica li teneva in vita ma non con il danaro ma esclusivamente con la passione e la voglia di riscatto dal terribile periodo buio che il Paese aveva attraversato.
A Torre Annunziata Angelo Abenante negli anni ’50 è stato più volte assessore, poi nel 1963, sempre col P.C.I. viene eletto deputato e dal 1968 al 1976 è senatore della Repubblica.
Angelo nonostante gli impegni politici e la distanza da Torre Annunziata non dimentica mai dove erano affondate le sue radici. Ritornato a Napoli insieme agli impegni in rappresentanza del suo partito concilia lo studio sull’antifascismo e il socialismo locale. Inizia così la sua produzione storica e saggistica che ad oggi va considerata senz’altro come la sua più grande testimonianza e lascito fatto alla città di Torre Annunziata, agli studiosi del particolare periodo storico trattato e all’Italia intera.
Di seguito alcuni dei suoi preziosi titoli, patrimonio della “Magna Sapientia” torrese e italiana:
Napoli 1943 – 1947. Una cronaca comunista, Dante & Descartes, Napoli 1999
Maccaronari, Novus Campus, Pozzuoli 2002;
Biagio Bonzano. Un comunista esemplare, La Città del Sole, Napoli 2003;
Per la libertà. Sorvegliati dall’OVRA a Torre Annunziata, Dante & Descartes, Napoli 2009;
Ada Salvagnini, la partigiana “Diana”, Dante & Descartes, Napoli 2012;
Gino Alfani. Il primo deputato comunista campano, Dante & Descartes, Napoli 2013;
1898. La rivolta del pane, A. De Frede, Napoli 2017.
Fonti:
https://www.pandorarivista.it/articoli/il-pci-nel-mezzogiorno-intervista-ad-angelo-abenante/