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RecensioneTorre Annunziata

Gioconda Galluccio: “Torre Spezzata”

Torre Spezzata, romanzo di Gioconda Galluccio, seconda edizione edita nel 2022 da Il Quaderno Edizioni.

Recensione a cura di Vincenzo Marasco

Gioconda Galluccio, donna gentile, che già in altre occasioni ha dato dimostrazioni della felicità della sua penna, ogni volta che scrive riesce a travolgere e ad incantare il suo lettore. Nel caso del racconto della “Torre Spezzata”, «una delle caratteristiche cittadine del litorale campano», a farlo non sono né il rammarico e nemmeno la nostalgia di un tempo andato, su di una città che non sarà mai più la stessa degli anni vissuti da chi questa volta ne narra e ne romanza talune vicende. Nossignore. Ad ipnotizzare è il modo come l’Autrice imposta la sua scrittura, favoleggiandone i ricordi, i personaggi e quei luoghi dove ha trascorso la sua bella gioventù.

I personaggi che Gioconda Galluccio rievoca dalla sua memoria, in tal caso si vestono di fantasia, ma alla fine sono sempre gli stessi che un tempo hanno popolato quella Torre che oggi sembra essersi spezzata, ma non crollata, che alla fine delle loro storie si immolano per la speranza di un riscatto. Nel bene e nel male.

Chi conosce la storia di Torre Annunziata, e in particolare quella degli ultimi decenni di quando essa è cominciata a scricchiolare, leggendo quanto scrive Gioconda Galluccio non può non lasciarsi abbandonare alle emozioni più intime. Successivamente arriva il momento della riflessione, che sembra un obbligo affrontarla e come esorta la prof.ssa Lina Lupoli, che ne ha curato la prefazione del testo, anche per una presa di coscienza, «proviamo a far leggere questo romanzo ai giovani e ai meno giovani». Quella Torre, Annunziata, da cui tanti non riescono ad allontanarsi, che si è davvero spezzata ed è stata vilipesa ed è decadente, con i giusti sentimenti, proponendola con le dovute cognizioni soprattutto a chi non la conosce a fondo, può sempre essere ricostruita.

Più di un auspicio sarebbe un atto d’amore proprio come Gioconda Galluccio ammette di aver fatto con la pubblicazione di questo suo bel libro.